Le foto utilizzate nelle campagne pubblicitarie martellanti, ideate dai cosiddetti guru della comunicazione sono ovviamente indirizzate a convincere i consumatori verso l’acquisto di un prodotto invece che un altro; nel settore dentale il consumatore però è un paziente ed è qui che sta il problema.
Il paziente non dovrebbe essere considerato e trattato alla stregua di un consumatore che deve acquistare un bene; il paziente è una persona che deve scegliere il dentista sulla base della qualità dei trattamenti, sulla capacità del professionista di fare diagnosi, di proporre soluzioni e qui purtroppo casca l’asino, la scelta non si fa più su questi criteri ma su altri, la dimostrazione è l’esplosione dei corsi di marketing odontoiatrico.
E’ praticamente impossibile per un paziente, che non sia del “settore”, capire la qualità di un trattamento eseguito o la necessità di un trattamento proposto invece di un altro e quindi di fare una scelta obbiettiva, consapevole.
Sfogliando una delle tante riviste che tra le loro pagine presentano pubblicità di fantascientifiche realtà “dentali” dove tutto è facile, bello e a costo irrisorio o su internet dove alle pubblicità vengono agganciate anche decine di commenti entusiasti, l’occhio mi è caduto su alcune foto e se è vero che le foto le posizionano all’interno della pubblicità gli esperti di marketing, è altrettanto vero che queste foto vengono fornite loro dai diretti interessati.
Queste foto di lavori protesici ad un occhio non esperto non dicono niente anzi strappano sempre un giudizio positivo perché sapientemente presentate; ecco perché ne ho scelta una che per chi avrà la pazienza di leggere quello che scrivo alla fine non sembrerà più poi così tanto bella e perfetta.
La foto in questione è quella di un lavoro protesico (ponte) su elementi dentali che fanno da pilastro.
In questa foto contiamo 12 elementi (corone) supportate da 9 elementi pilastro e fin qui non ci siamo ancora addentrati nell’analisi del lavoro……
Gli elementi pilastro sono, fatta eccezione di un elemento intercalato tutti contigui ovvero uno vicino all’altro; è tecnicamente possibile questo mantenendo un alto standard qualitativo di precisione? NO, non è possibile. Non è tecnicamente possibile riuscire ad ottenere una precisione accettabile con così tanti elementi pilastro all’interno di un’unica struttura. Ha tecnicamente senso in una struttura rigida metallo-ceramica avere così tanti elementi pilastro uniti insieme ? No, non ha nessun senso.
Guardiamo poi la forma delle corone “a sbalzo” cioè di quelle che non hanno elemento pilastro hanno una la parte che andrà a contatto con la gengiva che è concava. E’ corretta questa forma ? NO perché non facilita le manovre di igiene del paziente.
Avere degli elementi a sbalzo distali non supportati da un dente pilastro (nella foto l’ultima corona a destra e l’ultima corona a sinistra) è una pratica che per effetto di bracci di leva ha come conseguenza un aumento delle probabilità di avere fratture sugli ultimi monconi pilastro perché costretti a sopportare un carico masticatorio anomalo.
Perché allora unire così tanti elementi in un’unica struttura con così tanti elementi pilastro quando l’esecuzione tecnica è così difficile e gli svantaggi sono così tanti? La prima risposta che viene data è sempre la stessa, l’unione fa la forza e tanti pilastri uniti insieme creano un ponte solido e affidabile. E’ vero ? NO.
Questo fa si che le strutture in questione possano resistere abbastanza in modo tale che il paziente pensi di aver avuto un lavoro sufficientemente affidabile.
In genere queste strutture resistono fino a quando un sufficiente numero di elementi pilastro è ancora cementato poi “crollano” in modo rovinoso spesso lasciando i monconi pilastro completamente cariati non più recuperabili.