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Protesi Rimovibile: domande e risposte

Controllo periodico della protesi mobile

Va fatto e perchè?

Risposta:

Circa sette milioni di italiani utilizzano una protesi mobile, a molti di questi alla consegna non è stato detto che un controllo odontoiatrico periodico è una necessità imprescindibile.

Purtroppo la Protesi Mobile da tanti è considerata una “protesi sociale” a basso costo che non merita quindi di tutte quelle attenzioni che invece sono necessarie.

Nei pazienti edentuli la Protesi Mobile consente lo svolgere di tutte quelle funzioni che erano proprie della dentatura ovvero magiare, parlare, relazionare e il mantenimento di un livello accettabile di queste funzioni passa anche attraverso il controllo periodico della Protesi.

Una protesi per svolgere correttamente la sua funzione deve essere stabile e questa stabilità deve essere garantita dalla Protesi e non da paste adesive se non in casi particolari selezionati.

L’osso mascellare e mandibolare inevitabilmente si riassorbe nel tempo e questo comporta di conseguenza la progressiva perdita di stabilità e ritenzione della protesi fino a quando questa incomincia a cadere o a muoversi troppo; sarà compito del dentista valutare durante le visite di controllo il grado di stabilità e di ritenzione della protesi e l’eventuale necessità di un riadattamento della stessa in funzione dei cambiamenti della cavità orale. La protesi mobile necessita, dunque, della cosiddetta ribasatura, una tecnica che consiste nel recuperare il contatto perduto tra la sella o la base della protesi totale e la gengiva di appoggio, riempiendo lo spazio con della nuova resina.

Il dentista oltre che alle basi della protesi, la “parte rosa”, durante la visita di controllo va a controllare lo stato di integrità della dentatura presente in modo da consigliarne la sua sostituzione quando eccessivamente usurata. Una dentatura molto usurata comporta oltre che a un negativo effetto estetico sul sorriso e ad un’alterazione della fonetica del paziente anche ad una diminuzione della capacità masticatoria.

Adattamento alla protesi mobile

E’ facile adattarsi alla Protesi Mobile?

Risposta:

La fase di adattamento di una protesi può richiedere alcuni giorni o varie settimane, periodo in cui la percezione sensoriale orale si altera completamente; è necessario un po’ di tempo per abituarsi, ma dopo qualche settimana la dentiera, ormai assestata nella bocca, non darà più alcun tipo di problema funzionale. La condizione fondamentale per un rapido adattamento e accettazione della Protesi Mobile è che il Dentista e l’Odontotecnico rispettino tutti i parametri funzionali e di costruzione della stessa. Una protesi che non sia stabile, non consenta al paziente una corretta fonetica, non sia estetica non verrà mai accettata. Il neo-portatore di protesi deve essere rieducato alla masticazione, con l’introduzione progressiva di cibi liquidi, semisolidi e poi sempre più complessi fino a raggiungere la normale alimentazione. L’adattamento alla Protesi è un processo molto lento se il soggetto che diventa edentulo per la prima volta è anziano ad indicare che la componente nervosa centrale gioca comunque un ruolo importante.

 

Manutenzione della protesi mobile

Va fatta e perchè?

Risposta:

La manutenzione ottimale delle protesi dentarie prevede una scrupolosa cura igienica.

La spazzolatura quotidiana, con apposito spazzolino in acqua fredda (le resine acriliche possono alterarsi a contatto con il calore), dovrebbe essere ripetuta dopo ogni pasto, ricordandosi di spazzolare i denti, con un dentifricio non abrasivo.

Le protesi, dopo essere state spazzolate, vanno mantenute in un ambiente umido (è sufficiente una salvietta inumidita) per prevenire la disidratazione della resina; le protesi in ambiente umido tendono ad assorbire acqua e in ambiente secco a disidratarsi, questi continui cambiamenti comportano microstress meccanici alla resina della protesi e conseguentemente ad una sua minor durata. La disinfezione con pastiglie o soluzione a base di ossigeno nascente, usato periodicamente, inibisce la crescita di batteri. Associare la spazzolatura della dentiera e l’uso di soluzioni pulenti comporta notevoli vantaggi ed assicura un’igiene ottimale. Le soluzioni pulenti consentono infatti di lottare più efficacemente contro il tartaro, pulendo la dentiera anche nei punti difficilmente accessibili allo spazzolino. Alcuni di questi prodotti hanno un’azione a lungo termine contro la placca dentale, impedendone l’accumulo sui denti nel corso della giornata. Dopo averla immersa nella soluzione pulente, la protesi va sempre lavata sotto abbondante acqua corrente.

Per assicurare una buona irrigazione sanguigna della mucosa orale, parzialmente coperta dalla dentiera nel corso della giornata, può essere utile massaggiare quotidianamente le gengive, il palato, la lingua e le guance con uno spazzolino da denti morbido. Questo massaggio consente anche di eliminare la placca batterica e il tartaro che si accumulano su queste zone e che possono provocare irritazioni, infezioni o alitosi. L’impiego di colluttori, abbinato a strumenti meccanici risulta un ottimo complemento all’igiene orale. Se questi metodi di pulizia non danno i risultati attesi, per esempio in caso di concrezioni tenaci, è assolutamente sconsigliato l’uso di coltelli o attrezzi taglienti, perché danneggerebbero la superficie lucida dei denti, accelerando l’accumulo di tartaro. In questi casi, è invece necessaria una pulizia professionale da parte del dentista, che utilizza apparecchiature ad ultrasuoni o a vibrazioni, abbinate a soluzioni pulenti di tipo speciale.