La Terapia Ortodontica
L’ortodonzia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di correggere la posizione dei denti, migliorando la masticazione, la respirazione, la fonetica e l’estetica. Dopo aver collezionato tutta una serie di informazioni cliniche e strumentali come radiografie (panoramica dentale, teleradiografia), fotografie, modelli studio (ottenuti da impronte della bocca del paziente), si procede all’attento e mirato studio del caso al fine di proporre il trattamento più adatto. Successivamente all’accettazione del trattamento proposto con l’applicazione e il controllo degli apparecchi ortodontici, si procede al riallineamento dei denti con il conseguente miglioramento della funzione masticatoria e dell’estetica.
A seconda del tipo di malocclusione, possono essere previste delle estrazioni (denti del giudizio, premolari) per ottenere e successivamente mantenere i risultati desiderati riducendo al minimo il rischio di recidiva. Alla fine del trattamento attivo spesso sarà necessario usare una contenzione che potrà essere fissa (splintaggio linguale dei denti) o mobile (mascherine di contenzione notturne) per mantenere nel tempo il risultato raggiunto dopo tanti sforzi e sacrifici.
La durata della terapia ortodontica dipende dal tipo e gravità del problema e quindi dall’entità degli spostamenti dentali necessari, dall’età (negli adulti, essendo le ossa completamente formate, i movimenti dei denti necessitano assolutamente di tempi più lunghi rispetto agli adolescenti), dalla risposta individuale al trattamento e dalla diligenza nel seguire le indicazioni del dentista.
Perchè è necessario lo specialista?
L’ortodontista è uno specialista che si occupa dei problemi di malocclusione ed ha improntato tutta la sua attività lavorativa e di studio a questa branca dell’odontoiatria.
Il suo valore aggiunto rispetto al dentista generico è dato dal fatto di aver conseguito, dopo la Laurea, la Specializzazione in Ortognatodonzia (di durata triennnale) e di aver frequentato numerosi corsi di approfondimento in Italia e all’estero in questo ambito.
L’ortodontista quando è necessario, collabora con altri specialisti sia in ambito odontoiatrico (pedodontista, parodontologo, protesista, chirurgo orale e maxillo-facciale) che medico (pediatra, otorinolaringoiatra, foniatra, logopedista, posturologo).Spesso infatti in queste patologie è necessario un approccio diagnostico-terapeutico multidisciplinare e diventa fondamentale unire fra loro diversi specialisti per esprimere al meglio le competenze e professionalità.
Prima…
Dopo…
Quando è consigliabile effettuare una prima visita ortodontica?
Il momento migliore per iniziare un trattamento ortodontico nel bambino è variabile e spesso dipende dalla gravità della malocclusione.
E’ consigliabile trattare precocemente, verso i 4/5 anni di età, le malocclusioni in cui un problema scheletrico può complicarsi con la crescita: il morso incrociato con deviazione laterale della mandibola, le Classi 3 scheletriche e disfunzionali.
E’ utile inoltre riconoscere e controllare i fattori ambientali che influiscono sullo sviluppo della dentatura e sulla crescita dei mascellari. Tali fattori infatti favoriscono l’instaurarsi di abitudini viziate quali il succhiamento, la respirazione orale, la deglutizione infantile persistente, l’onicofagia, il mordersi il labbro o inserire la matita fra i denti.
Queste abitudini esercitano forze incontrollate sui denti e quindi spostamenti indesiderati.
Prima…
Dopo…
Anche l’adulto può beneficiare del trattamento ortodontico?
A qualsiasi età può essere eseguito il trattamento ortodontico. Nell’adulto le indicazioni maggiori, oltre che di natura estetica, sono di carattere funzionale: modificare la posizione dei denti in modo da consentire un più adeguato intervento protesico e/o parodontale in funzione della riabilitazione della bocca. Il condizionamento delle strutture scheletriche nell’adulto è invece possibile solo con l’intervento combinato ortodontico-chirurgico.
Prima…
Dopo…
Il trattamento ortodontico è definitivo?
La stabilità finale di un trattamento ortodontico è funzione diretta della corretta diagnosi e del corretto iter terapeutico eseguito (fondamentale è quindi la perfetta sinergia e cooperazione tra specialista e paziente); in ogni caso ogni trattamento ortodontico è sempre seguito da un periodo di contenzione (mantenimento) con l’obiettivo di favorire la stabilità a lungo termine ed evitare l’insorgenza di recidive.Per questo vengono consegnati degli apparecchi mobili da portare nelle ore notturne o vengono applicati dei mantenitori fissi incollati sulla faccia linguale dei denti.
Qual’è l’iter diagnostico?
Per raggiungere la definizione del piano di trattamento sono necessarie tre visite:
1. Prima visita: si raccolgono i dati anamnestici e si evidenziano le caratteristiche salienti della malocclusione. Si prescrivono inoltre gli esami radiografici necessari: la radiografia panoramica, la teleradiografia in proiezione laterale del cranio e, se necessaria, la teleradiografia in proiezione anteriore e/o altri esami specifici.
2. Seconda visita: in questa sede si raccoglie la documentazione: si fanno le impronte per i modelli studio in gesso e la raccolta delle fotografie intra ed extraorali del paziente.
3. Terza visita: vengono spiegati il piano di trattamento, la durata e i costi.
Trattamenti nell’adulto di ortodonzia preprotesica
Ortodonzia Prechirurgica (per interventi di chirurgia maxillo-facciale)
Ortodonzia Invisibile (Invisalign)
Ortodonzia Linguale (Incognito)